Centro America

Acquari – “Centro America”

Centro America

Il convegno AIC del settembre 2006 di Faenza, ed in modo particolare l’interessantissima relazione di JMAA – tradotta dall’inglese in simultanea dall’amico F. Zezza – sui Thorichthys, mi hanno fatto appassionare per questi ciclidi dai colori stupendi e vivaci e dal carattere non proprio tranquillo! E’ è per questo motivo che ho deciso di spostare i miei africani in un acquario di maggiori dimensioni (guarda qui), lasciando questo, dopo un opportuno quanto necessario restyling, ai Thorichthys Maculipinnis dell’amico Luigi T. dell’AIC.Thorichthys Maculipinnis esemplare giovanile

Nel momento in cui scrivo questa pagina (aprile 2007), sto ospitando in vasca ben 6 esemplari tra i quali certamente due – per dimensioni – sono maschi. So perfettamente che non appena si sarà formata una coppia, dovrò fare in modo di traslocare il resto della popolazione dall’acquario, per lasciare i due soli in vasca e potermi godere, spero, la riproduzione e l’allevamento dei piccoli. Nel frattempo ecco una foto ed una breve descrizione di questa vasca.

L’acquario è il Juwell RIO 180, allestito con una coppia di tubi fluorescenti da 30W (1 attinico ed uno bianco da 12.000K); due filtri (uno interno classico in dotazione all’acquario) e l’altro esterno, un intramontabile ed affidabilissimo Pratiko 100 che pulisco (solo leThorychthys Maculipinnis - esemplare giovanile spugne!) non prima di 6-8 mesi dall’ultimo ciclo. Le pompe dei due filtri, contrapposte, generano due correnti dai lati corti verso il centro, ottimizzando cosi’ la circolazione dell’acqua. Un areatore sempre acceso, ma parzializzato con un rubinettino, fa il resto, specie quando le temperature salgono in estate, e la quantità di ossigeno in acqua diminuisce. Due legni (radici), foglie e piccoli rami di quercia, contribuiscono a ricreare quello che – secondo me – si puo’ considerare vicino al biotopo tipo. Il fondo è costituito da sabbia molto fina, che i T. brucano allo stesso modo di comeThorichthys Maculipinnis Maschio fanno alcuni haps del Malawi.

Due grosse piante di vallismeria che salgono fino in superficie, contribuiscono, galleggiando a pelo dell’acqua, a schermare in parte la luce, che non deve essere necessariamente forte in q. L’alimentazione dei T. è molto varia, e gradiscono, oltre al secco, anche surgelato o cibo vivo, artemie, larve rosse, ecc. L’esemplare qui a sinistra, è lo stesso delle foto sopra, ma ripreso ormai ad 1 anno di età, è davvero splendido per colori e comportamento!