La mia Africa 3

E’ nel mese di dicembre del 2008 che decido di cambiare il look alla “vasca grande”, un 300 litri, posizionata nel salone.

Durante l’estate precedente, nel mese di giugno, al mare, con un lavoro davvero non semplice, ero riuscito a liberare dalla sabbia una porzione di tronco d’albero che si era “spiaggiata” da mesi (probabilmente, visto lo stato di insabbiamento) a pochi metri dalla riva, lungo la spiaggia che corre tra Terracina e Sperlonga, nel sud del litorale laziale.
Poichè non potevo trasportare oltre 50 kg di legno, e vista la difficoltà nel farlo rotolare sulla sabbia, dopo averlo trasportato per circa un chilometro via mare (il legno galleggiando, perde il suo peso e pertanto è più facilmente “gestibile”) fino a dove potevo lavorarlo, mi sono messo all’opera con dei cunei di ferro ed una buona mazzetta da oltre 5 kg……la mia Africa 3
Con circa 1 ora di fatica sono riuscito a recuperare diverse parti “utili” per allestimenti di acquari, acquaterrari e simili che, opportunamente trattate e “zavorrate”, si prestano molto bene ad un inserimento nelle nostre vasche, creando un ambiente ed un arredamento davvero notevole (secondo i miei gusti).
Per questo motivo, il pezzo più grande che è anche quello che  mi piaceva davvero di più, dopo un idoneo trattamento che lo ha visto prima all’aperto per mesi sotto le intemperie ed il sole, poi lavato e rilavato con bicarbonato, è finito nella vasca in questione, opportunamente zavorrato (all’inizio) per impedirne il galleggiamento.
Il risultato è quello che vedete sotto, si tratta di una vasca di Haps del Malawi, pesci più e meno tranquilli, che comunque hanno ben tollerato l’ingombrante corpo centrale che ricopre una buona superficie dell’acquario.
Il fondo è rimasto lo stesso del precedente allestimento, anche per motivi logistici è stato abbastanza complesso l’inserimento del “legno” e per questo motivo non ho voluto rendermi ancora più complicata la vita….. gli abitanti sono stati traslocati temporaneamente in due secchioni da 70 e 100 litri (con l’acqua di provenienza di quella vasca, quindi), e poi reinseriti – dopo qualche ora – nel loro “nuovo” ambiente.
Sul fondo, ho applicato all’esterno un poster (si vendono a metraggio nei negozi di acquariofilia) con rocce & Co.L’illuminazione è garantita da tubi fluorescenti, uno a luce blu (per risaltare i colori dei pesci) e l’altro a luce bianca intorno a 10K; la filtrazione è garantita da due filtri esterni Tetratec EX 700 che svolgono molto bene il loro lavoro e richiedono davvero una manutenzione limitata. In vasca è anche presente un riscaldatore da 300W che garantisce il mantenimento della temperatura a 25 C.
Sono abbastanza soddisfatto del risultato estetico dell’allestimento, anche perchè completamente “naturale” o meglio dovrei dire “home made”!!!!La spiagge offrono, soprattutto durante il periodo invernale avanzato, una grande quantità di oggetti utili (a seconda dei gusti ovviamente) per le nostre vasche. Organizzate qualche escursione, vedrete che non resterete a mani vuote.Non dimenticate però di trattare tutti gli oggetti che inserirete negli acquari!